Nasce in Italia il primo “ecosistema digitale della voce” per restituire alle persone colpite da SLA la possibilità di comunicare con una voce artificiale dall’espressività umana. Si tratta della innovativa “VOICE FOR PURPOSE”, la piattaforma di tecnologia digitale che vede il coinvolgimento di Università Campus Bio-Medico di Roma, Centri Clinici NeMO, Nemo Lab, Translated, Dream On e AISLA.
Nata da un’intuizione di Pino Insegno, attore e doppiatore che ha messo la voce al centro della sua vita, “VOICE FOR PURPOSE” è una vera e propria “libreria di voci” dal duplice valore. Se da una parte consentirà alle persone che hanno perso il proprio eloquio di sceglierne una espressiva fra tutte quelle che verranno donate da persone di tutto il mondo; dall’altra permetterà di “salvare” la propria voce, registrandola. Una possibilità, quest’ultima, che sarà accessibile a tutti coloro che hanno ancora conservata la capacità di parlare, così che in futuro nessuno sarà più costretto a parlare con una voce metallica quando la malattia arriverà ad intaccarla.
“La perdita della capacità di parlare con la propria voce costituisce uno dei motivi di maggiore sofferenza per le persone con SLA e per i loro familiari. – dichiara Fulvia Massimelli, presidente AISLA Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, che continua – Crediamo fortemente in questo progetto perché ci dà la possibilità non solo di riavere una voce umana ma, soprattutto, di restituire anima e identità nelle nostre relazioni. Giornate come quelle di oggi testimoniano come l’alleanza illuminata tra Istituzioni e Comunità Scientifica sia capace di porsi concretamente al servizio del Bene Comune partendo dall’ascolto del bisogno. L’impegno di Pino Insegno supera il limite della malattia, permettendoci di condividere il nostro desiderio di vita”.