La glicogenosi di tipo Ia (GSD Ia) è una malattia da accumulo di glicogeno determinata da una mutazione a livello del gene G6PC che codifica per la subunità catalitica dell’enzima glucosio- 6-fosfatasi (G6P) coinvolto nella della regolazione della glicemia. Il difetto dell’enzima non permette la liberazione di glucosio dal glicogeno che, in questo modo, si accumula principalmente a livello epatico. La GSD Ia è associata a diversi sintomi tra cui l’intolleranza al digiuno, la steatosi epatica e l’iperlipidemia. Inoltre, i pazienti possono presentare bassi livelli di vitamina D, con conseguente aumento del rischio di fratture e osteoporosi, a causa della scarsa adesione ai piani dietetici raccomandati, del malassorbimento intestinale e di altre disfunzioni a livello metabolico. Anche la vitamina A (retinolo) è coinvolta nella GSD Ia. Tale vitamina gioca un ruolo importante nei meccanismi fisiologici riguardanti: vista, differenziamento cellulare, sistema immunitario e altri processi metabolici e viene principalmente accumulata nel fegato (il secondo sito di deposito è il tessuto adiposo bianco). Il danno epatico associato alla GSD Ia potrebbe determinare la perdita del controllo omeostatico della vitamina A da parte del fegato, provocando o aggravando sintomi correlati alla malattia.
Lo scopo principale dello studio è quello di confermare la compromissione del metabolismo della vitamina A nell’uomo e in modelli murini affetti da GSD Ia. Gli autori hanno arruolato 22 soggetti con GSD Ia e 20 soggetti sani ai quali sono stati dosati i livelli sierici di retinolo. Inoltre, modelli murini con il gene G6PC mutato sono stati utilizzati per studiare e quantificare livelli sierici e tissutali di retinolo, colesterolo, trigliceridi, specifiche proteine e altri composti.
I risultati delle analisi indicano come, nei soggetti e nei topi con GSD Ia rispetto ai controlli, ci sia una mal regolazione del metabolismo della vitamina A, portando all’incremento del retinolo sierico e un concomitante aumento dei livelli circolanti della proteina che lo lega e ne permette il rilascio in circolo (RBP4). Allo stesso tempo si osserva una riduzione del retinolo presente nel fegato e nel tessuto adiposo bianco, mentre i depositi epatici di vitamina A (retinil palminato) risultano inalterati.
Questo studio mostra per la prima volta l’associazione tra la GSD Ia e un metabolismo alterato della vitamina A determinando elevati livelli circolanti di retinolo. Tale condizione, se persistente, porterebbe alla comparsa di alcuni sintomi osservati nei pazienti affetti da GSD Ia, come osteoporosi e steatosi. Gli autori suggeriscono di tenere sotto controllo l’eventuale ipervitaminosi A, monitorando costantemente i livelli di retinolo nei pazienti con GSD Ia.
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