Giunti al primo grande traguardo di un vaccino che si spera possa far superare l’emergenza sanitaria, in una nota trasmessa la scorsa settimana al Presidente Conte e al Ministro Speranza, AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – chiede di assicurare la massima priorità per i pazienti più fragili, come le persone con Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Le persone con SLA necessitano di continuità assistenziale prestata da familiari e caregiver. Una immediata inclusione dei pazienti così fragili e dei propri caregiver nella campagna di vaccinazione permetterebbe di limitare i danni provocati dalla pandemia in queste persone che già devono affrontare percorsi di diagnosi e cura molto complessi.
“Consapevoli dello sforzo continuo che il nostro Governo e il nostro Paese sta affrontando – afferma Massimo Mauro, presidente di AISLA – ho fiducia nell’impegno dichiarato ieri sera dal presidente Conte in una nota sui social network, certo che chi vive una situazione di fragilità, come le persone con SLA possa rientrare tra le prime della lista di priorità l’azione del governo si appresta a discutere”.
La SLA è una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita delle cellule motoneuronali, che progressivamente determina una paralisi dei muscoli volontari, fondamentali per il movimento, ma anche per le funzioni vitali dell’organismo come la deglutizione e la respirazione.