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Attività motoria da fare a casa per bambini e adolescenti con problemi respiratori cronici

A tutte le età interagire con il proprio ambiente attraverso l’attività fisica contribuisce in modo significativo a preservare lo stato di salute, inteso nell’accezione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità come stato di benessere fisico, psichico e sociale.

Ciò è ancora più significativo per i bambini affetti da malattie respiratorie croniche, nei quali l’aumento della velocità del flusso respiratorio e la maggiore ventilazione durante l’attività fisica possono rendere più semplice l’eliminazione del muco (espettorazione) e avere effetti benefici sulla funzionalità polmonare.

A ciò si aggiunge una diminuzione della densità del muco resa possibile dalle oscillazioni trasmesse al torace da attività come la camminata veloce e la corsa.

L’aumento della ventilazione comporta inoltre un maggiore lavoro dei muscoli respiratori, un miglioramento della forza muscolare e un aumento della resistenza alla fatica dei muscoli inspiratori.

Tra gli altri benefici figurano la stabilizzazione dell’attività polmonare e il miglioramento della qualità della vita, oltre al potenziamento dell’equilibrio, della reattività, della coordinazione e della resistenza.

Stare a casa per periodi prolungati, soprattutto in questo periodo di pandemia da COVID-19, può esporre a rischi per la salute dovuti alla sedentarietà.

Fare un po’ di movimento ogni giorno diventa quindi fondamentale, soprattutto per bambini e ragazzi affetti da malattie respiratorie croniche.

A tal fine, gli specialisti in Fisioterapia respiratoria dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù suggeriscono alcuni esercizi sotto forma di gioco da praticare all’interno delle mura domestiche, anche se si dispone di spazi ridotti.

I bambini di età inferiore a 13 anni con malattie respiratorie croniche possono svolgere:

  • Slalom tra le bottiglie: posizionare delle bottiglie d’acqua in plastica a terra con il tappo rivolto verso l’alto su una linea retta, distanziandole tra loro di circa 50-70 cm (sono sufficienti 4 bottiglie).
    Lo scopo di questo esercizio è far passare il bambino attraverso gli spazi tra le bottiglie in maniera alternata, più velocemente possibile, senza toccarle.
    Una volta terminato lo slalom, si può tornare indietro e ricominciarlo, o girare intorno all’ultima bottiglia ripercorrendo lo slalom dall’ultima alla prima bottiglia;
  • Saltelli intorno alle bottiglie: posizionare due bottiglie d’acqua in plastica a terra con il tappo rivolto verso l’alto, distanziandole tra loro di circa 2 metri.
    Il punto di partenza è costituito dalla posizione di una delle due bottiglie.
    Si effettuano quindi dei saltelli a piedi uniti in direzione della bottiglia più lontana, le si gira intorno continuando a saltellare.
    Quindi si torna al punto di partenza con la stessa modalità di balzi e si ricomincia il giro. In questo esercizio, si può descrivere una traiettoria tondeggiante o a forma di “8”;
  • Salto dei libri: posizionare dei libri a terra con la copertina rivolta verso l’alto su una linea retta, con una distanza di circa 10/20 cm compresa tra un libro e l’altro (l’ideale è che tra loro abbiano dimensioni simili). Sono sufficienti quattro libri.
    La posizione di partenza è costituita dal primo libro posizionato sulla linea retta.
    Si saltella quindi a piedi uniti cercando di superare i libri senza toccarli, balzando esclusivamente negli spazi tra un libro e l’altro.
    Una volta superato l’ultimo libro, girarsi su sé stessi e ripetere lo stesso percorso dall’ultimo al primo libro;
  • Percorso con sedie: posizionare tre sedie in linea. Il punto di partenza è costituito dall’inizio della linea delle sedie.
    Si scavalca la prima sedia, quindi si passa sotto la seconda gattonando, e si scavalca la terza sedia. Una volta terminato il percorso, ricominciarlo e ripeterlo per più volte.

Per la fascia di età che va dai 13 anni in su i programmi di allenamento nelle malattie respiratorie croniche sono più simili a quelli degli adulti:

  • Squat: iniziare dalla stazione eretta; posizionare i piedi a una larghezza leggermente superiore a quella delle spalle, avendo cura di ruotare le punte dei piedi verso l’esterno di circa 30°. Spostare leggermente indietro il bacino e lentamente piegare le gambe scendendo verso il basso.
    Non bisogna lasciarsi cadere ma mantenere i muscoli in tensione evitando movimenti laterali delle ginocchia. Si esegue il movimento come se ci si volesse sedere su uno sgabello senza appoggiarsi con le mani.
    Scendere fino a quando le cosce sono parallele al terreno o, se preferite, fino a quando l’articolazione dell’anca si trova alla stessa altezza di quella del ginocchio.
    Durante il movimento la schiena andrà mantenuta quanto più diritta possibile, facendo attenzione a non sbilanciarsi all’indietro. Le ginocchia non devono andare troppo in avanti, cioè non devono superare la punta dei piedi.
    Raggiunta la posizione di massime flessione spingere con forza sui talloni raddrizzando le gambe, ma senza estendere completamente le ginocchia.
    È molto importante inspirare profondamente durante la fase di discesa ed espirare lentamente
    durante la fase di risalita.
  • Rotazioni del busto da seduto con palla: sedersi a terra con la schiena eretta e leggermente inclinata indietro, con le ginocchia flesse e i talloni appoggiati al suolo. Tra i piedi deve esserci una distanza pari a quella che intercorre tra le anche. Impugnare una palla portandola verso la parte alta del torace.
    Ruotare il busto lentamente portando la palla a toccare il pavimento lateralmente rispetto agli arti inferiori.
    Quindi, mantenendo ben salda la palla tra le mani, effettuare una rotazione dal lato opposto ripetendo la stessa procedura. Ripetere quindi la rotazione.
    È fondamentale espirare lentamente nel momento in cui si porta la palla verso il pavimento, e inspirare quando si porta la palla in direzione del proprio torace.
  • Lancio della palla contro il muro: posizionarsi davanti al muro a una distanza di circa 2/3 metri e afferrare una palla con tutte e due le mani avvicinandola al torace. Si posizionano i piedi a una distanza pari a quella delle proprie spalle, e si flettono leggermente le ginocchia.
    Quindi lanciare la palla contro il muro all’altezza del proprio viso, distendendo gli arti superiori in avanti, e riafferrarla. L’obiettivo è far rimbalzare la palla sul muro in modo tale che ritorni all’altezza del proprio torace.
    La respirazione durante questo esercizio prevede un’espirazione rapida e decisa nel momento in cui si lancia la palla, e un’inspirazione profonda quando ci si prepara per lanciarla.

Lo stesso esercizio può essere eseguito più volte oppure inserito insieme agli altri all’interno della seduta di allenamento.

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